L’ultimo sport che ho imparato in italiano è il canottaggio. A dire il vero, all’inizio mi sono detto che non ci sarei mai riuscito. I gesti tecnici sono tanti da memorizzare e a coordinare prima di riuscire a remare assieme ai compagni d’equipaggio. Forse è lo sport che conviene meglio a chi non sa dove sta andando, dato che si rema con la schiena girata nella direzione in cui si naviga. Solo il tempo e molta pazienza aiutano a sentirsi pienamente felice sul carrello di una barca. Ogni remata è una nuova avventura perché è sempre un altro equipaggio, un altro lago, un altro paesaggio.
Il nostro rimpianto socio Antonio, tragicamente scomparso quattro anni fa, esprimeva con la sua poesia la serenità e l’umiltà di questo sport:
Lago piatto stamane
Pianura dorata
Silenzio
Solo il ritmico tuffo delle pale nell’acqua
Ed il gorgoglio della scia della barca che scivola veloce
Fanno da colonna sonora a questo spaccato di magico mondo
Lascio correre i pensieri
Che
Liberi
Diventano sogni
Antonio Minacci