Forse la cosa più complicata quando si arriva in un paese con una cultura così diversa è riuscire a regolare il sonno. Stamattina, sono stata svegliata alle 03.45 da un’orchestra che sfilava nella strada. Siccome non ho ancora potuto parlare con nessuno, non so bene cosa significa questo rito. Pioveva, dietro all’orchestra c’era tantissima gente, tutti protetti da un poncho per la pioggia o con l’ombrello. Dopo un po’ ho sentito che il rumore si spostava dall’altra parte della casa, allora sono uscita sulla terrazza e ho visto che entravano nel tempio (stupa) sotto casa. All’entrata lanciavano qualcosa su un piccolo fuoco, c’è chi suonava la campana, si spostavano in fila lungo le ruote della preghiera. Poi uscivano dallo stupa ed entravano in una casa, dove sparivano per un po’ prima di uscire da un’altra porta. La fila di gente era molto lunga. Adesso il cielo si schiarisce, la giornata rischia di essere lunga…